Buddha è realmente esistito: si chiamava Siddharta Gautama, visse nel VI secolo a.C. ed era un asceta che si sottoponeva a terribili digiuni: non poteva quindi essere paffuto, come vorrebbero alcune statue. Le immagini del “Buddha grasso” (o “Buddha felice”) sono una variante popolare cinese della raffigurazione, ispirata a Budai, monaco vissuto forse nel X secolo d.C. Sembra che Budai abbia condotto prima una vita gaudente e poi si sia dedicato alla vita ascetica fino a raggiungere l’illuminazione, conquistandosi l’appellativo di Buddha. Questo Buddha è raffigurato come un uomo grasso e calvo, con una sacca sulle spalle o sotto il braccio, piena di dolci per i bambini. La grande pancia è simbolo di gioia e fortuna, ma anche di bontà. E così, in Occidente, “budda” è diventato sinonimo di “paffuto”.
venerdì 27 novembre 2020
giovedì 29 ottobre 2020
DINKY ONE, L'APP PER UOMINI POCO DOTATI
Quando si tratta di dimensioni… delle parti intime, la maggior parte degli uomini tende ad esaltare la propria misura. Una nuova app di incontri però si propone di aiutare gli uomini a non subire la pressione di conformarsi a ideali non realistici creando uno invece uno spazio esclusivamente per l’individuo con dimensioni “sotto la media”. Dinky One è un’app di appuntamenti pensata esclusivamente per uomini “poco dotati”. Anche le donne, e persone che si identificano con altri generi possono iscriversi, ma per quanto riguarda gli uomini, solo quelli con “membri” sotto la media hanno diritto di iscriversi. Questo perché l’essenza principale di Dinky One è creare uno spazio in cui gli uomini meno dotati possano sentirsi a proprio agio. Per fare ciò, Dinky One consente agli utenti di rimanere anonimi e non richiede di caricare una propria foto. “Se pensi di avere un pene più piccolo della media, non devi essere imbarazzato“, scrive il sito web. “Su dinkyone.com ogni uomo ha una dimensione del pene inferiore alla media. Ciò significa che chiunque incontri con te sarà pienamente consapevole della cosa e potrai evitare inutili pressioni o ansie. Il nostro sito è totalmente libero ed è aperto a maschi, femmine e persone transgender di qualsiasi sessualità“. Dinky One avrebbe circa 28.000 membri, il 71% dei quali identificato come maschio, il 27% come donna e il 2% trans.
lunedì 31 agosto 2020
𝐕𝐞𝐫𝐡𝐚𝐠𝐞𝐧, 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐟𝐚𝐧𝐭𝐚𝐬𝐦𝐚
Bernio Verhagen, 26 anni, olandese, calciatore… per modo di dire. Sarebbe meglio definirlo un genio, anche se in una accezione un po’ particolare del termine. La sua storia, raccontata da VICE, è di quelle che fosse stata scritta da uno sceneggiatore di Hollywood non sarebbe comunque uscita fuori così assurda. Una vicenda che parla di calcio, più o meno, di bugie, di minacce e di carcere. Ma meglio andare per ordine.
Tutto, spiega VICE, nasce da un video di Youtube in cui c’è qualche giocata e un gol di buona fattura. Quanto basta, almeno nel calcio 2.0, per provare a rimediare un contratto. Del resto Verhagen è effettivamente stato per un periodo nelle giovanili del Willem II nel lontano 2009, ed è stato tesserato per squadre dilettantistiche come conferma Transfermarkt. A dargli un’opportunità nel luglio 2019 è una squadra moldava, la Dinamo-Auto FC, allenata dalla meteora del Genoa Igor Dobrovolski. In Moldavia però il nostro eroe non gioca neanche un minuto. E già la storia diventa sospettosamente simile a quella di Carlos”Kaiser” Raposo, il brasiliano famoso per essere finito sotto contratto con moltissime squadre ma che non sapeva dare un calcio al pallone. Nel frattempo, raccontano a VICE, Verhagen era stato invischiato in una brutta storia di truffe con carte di credito. Da lì all’addio alla Moldavia, il passo è breve. Lo step successivo, ad agosto, è in Sudafrica, all’Ajax Cape Town. Ma anche lì dura poco, appena ventisei giorni. Verhagen vuole tornare in Europa, salvo poi finire in Cile, nell’Audax Italiano. Ma anche da lì se ne va a fine ottobre, accusando il tecnico e i compagni di razzismo e costringendo la società a un comunicato in cui vengono rifiutati tutti gli addebiti al riguardo. Ma il meglio deve ancora venire. Verhagen si mette in contatto con il Viborg, squadra danese, facendogli credere di scrivere a nome dello Stellar Group. Esattamente l’agenzia di procuratori di Barnett, il celebre agente di Gareth Bale e Saul. La sedicente agenzia propone al club dei giovani talenti e…Verhagen. Il Viborg però mangia la foglia e a metà novembre, quando ci si accorge che l’olandese non sa fare un passaggio a tre metri, lo denuncia per truffa. L’olandese finisce anche agli arresti domiciliari, comminatigli a causa delle accusa di minacce, percosse e rapina nei confronti della sua ex fidanzata. L’imprevedibile Verhagen tenta l’ennesimo dribbling e durante un trasferimento fugge, forse con la speranza di raggiungere la Svezia. Ma calciatore professionista, in fondo, non lo è mai stato. E quindi la…difesa danese lo ha fermato in tempo. E ora verrà espulso dal paese e tornerà in Olanda per scontare 15 mesi di carcere dopo le accuse della sua ex. Oltre a quelli che lo aspettano per le diverse truffe fatte nel corso degli anni.